L’AREA DEL GAL

IL TERRITORIO

La superficie totale dell’area è di 311,5 kmq e la popolazione al primo gennaio 2015 era di 143.768 abitanti. Il territorio ricade principalmente nella XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e nella IX Comunità dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini. Tre dei comuni dell’area GAL, Labico, Nemi e Valmontone, non rientrano nell’ambito delle due Comunità Montane. Gli altri che ne fanno parte sono: Castel San Pietro Romano, Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Palestrina, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora e San Cesareo. L’area si caratterizza per la presenza di due sub-sistemi territoriali omogenei: i Castelli Romani e i Monti Prenestini.

I CASTELLI ROMANI

È una regione che si estende sull’antica attività del Vulcano Laziale ed è rinomata per i suoi vini e la qualità delle produzioni, dovuta al tipo di suolo, vulcanico e ricco di sali minerali. I materiali originati dall'attività del vulcano, inoltre, hanno alimentato un'intensa attività estrattiva di materiali da costruzione quali tufi, pozzolane, blocchi di basalto. La fertilità del terreno ha permesso la crescita di una rigogliosa vegetazione con boschi misti di faggi, querce, tigli, aceri, carpini, frassini, lauri e noccioli. Il territorio agricolo è per la maggior parte a seminativi. La produzione di uva è finalizzata alla produzione del vino bianco, mentre le superfici boscate rappresentano, specie in alcuni comuni (Rocca di Papa, Rocca Priora) un’importante risorsa ambientale e produttiva.

I MONTI PRENESTINI

Prendono il nome dalla via Prenestina che da Roma raggiunge Palestrina e si ergono a est della Capitale. La breve catena montuosa di origine calcarea appartenente al subappennino laziale, consta di diverse cime sotto ed oltre i 1000 metri di quota e culmina nel monte Guadagnolo (1218 metri slm), in cima al quale si trova il villaggio di Guadagnolo (l'unica frazione di Capranica Prenestina) e che ospita nel versante meridionale il Santuario della Mentorella. Nella zona sono presenti piccoli boschi costituiti soprattutto da rovere e castagno. Più a valle si trovano grandi distese di oliveti e vigneti. Da sempre questa zona è vocata per l’agricoltura legata principalmente alla coltura di olivi alberi da frutta e soprattutto allevamento bovino e ovino. Il territorio è caratterizzato da ambienti di notevole rilevanza naturalistica e botanica. Tra le produzioni tipiche locali, sono da segnalare il marrone e il marroncino di Rocca di Cave.

LA STORIA

La denominazione “Castelli Romani” ha iniziato a diffondersi comunemente del XIX secolo, ma gli insediamenti risalgono alla caduta dell'Impero Romano. In tutta l’area dei Colli Albani vennero costruiti punti fortificati di proprietà di varie famiglie baronali romane, che si evolsero in seguito anche in veri e propri castelli durante l'età medioevale. Ancora oggi è possibile ammirare le rovine di Tusculum, tra Monte Porzio Catone e Frascati. L’antica città latina, fondata sul Tuscolo, fu a lungo potente antagonista di Roma; nel Medioevo, divenne residenza dei potenti Conti di Tuscolo, fino a che non venne rasa al suolo nel 1191. Altrettanto importante nell’antichità il ruolo di Praeneste, la moderna Palestrina, affacciata sulla valle del Sacco, orientata verso il Meridione, in posizione tale da controllare agevolmente i traffici che percorrendo il basso Lazio andavano verso la Campania, attraversando il territorio volsco e aurunco. La città venne conquistata da Roma con i suoi alleati della Lega Latina, dopo aver opposto strenua resistenza durante la quale aveva stabilito un'alleanza con i Galli in funzione anti romana.

I PRODOTTI TIPICI

Il territorio, in particolare l’area nei Castelli Romani, è caratterizzato da una forte produzione di vino da tavola. La presenza della viticoltura nella zona del "Frascati" (l'antico Tusculum) è attestata fin dall'epoca romana da un affresco in cui si vedono due caproni che si affrontano sotto un tralcio di vite carico di grappoli. Il Frascati diventa di Denominazione di Origine Controllata (Doc) nel 1966, tra i primi quattro vini in Italia. Il GAL Castelli Romani e Monti Prenestini ha promosso nelle scuole un concorso denominato “Arte, cibo e territorio” per promuovere e far conoscere le tipicità locali dei rispettivi territori, attraverso le opere artistiche realizzate dai ragazzi con ogni tipo di tecnica preferita. Questi i prodotti tipici scelti comune per comune: i manfricoli (Montecompatri), il Giglietto di Palestrina (Palestrina e San Pietro Romano), le fragoline (Nemi), il ciambellone di Sant’Antonio Abate (Gallicano nel Lazio), le Pincinelle (Colonna), gli gnocchi di Tritello (Valmontone), i Tozzetti con le nocciole (Rocca Priora), le Roncolette (Labico), le Lane (San Cesareo), le Serpette (Monte Porzio Catone), le ciambelle degli sposi (Rocca di Papa), la pupazza frascatana (Frascati) e i marroni (Rocca di Cave).

Le Terre Ospitali del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini

Un video di qualche tempo fa, in cui si può ammirare il territorio dei comuni del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini da prospettive inedite, tra natura, borghi e sapori. Per assaporare il gusto dell'accoglienza e scoprire gli itinerari delle Terre Ospitali!

I Comuni del GAL