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Castel San Pietro Romano, finanziati i lavori di risanamento ambientale del Fosso di Folignano sito all’interno dell’area del Monumento Naturale ‘Valle delle Cannuccete’

BENEFICIARIO: Comune di Castel San Pietro Romano

PROGETTO: Lavori di risanamento ambientale del Fosso di Folignano sito all’interno dell’area del Monumento Naturale “Valle delle Cannuccete”

FINANZIAMENTO: 79.871,44 €

TIPOLOGIA DI OPERAZIONE: 19.2.1 7.6.1 Studi e investimenti finalizzati alla tutela ambientale e alla conservazione della biodiversità

Il GAL Castelli Romani e Monti Prenestini ha finanziato con 79.871,44 euro il progetto del comune di Castel San Pietro Romano che consiste nei “Lavori di risanamento ambientale del Fosso di Folignano” sito all’interno dell’area del Monumento Naturale Valle delle Cannuccete.

 

Un importante intervento che rientra nella sottomisura 7.6.1 finalizzata alla riqualificazione del patrimonio naturale. L’area è di particolare pregio perché all’interno della Valle sono ubicate le vene sorgentizie captate dall’acquedotto cittadino di Palestrina, di epoca ellenistica, che è perdurato nell’uso sino agli anni ’70 del secolo scorso. È stato dismesso soltanto dopo l’entrata in funzione del moderno acquedotto consortile del Sembrivio e ancora oggi, seppur parzialmente, alimenta la Fontana rinascimentale del Borgo nel centro storico di Palestrina. Le sorgenti alimentano un copioso ruscello perenne, il Fosso delle Cannuccete e hanno dato vita a un plurisecolare bosco misto di latifoglie.

 

Il Fosso delle Cannuccete, posto a circa 550 m s.l.m., è un copioso rivo perenne. Proprio tale fosso conferisce il nome all’omonimo Monumento Naturale “Valle delle Cannuccete”, e lo stesso rivo origina, nella parte pedemontana e meridionale dei Monti Prenestini, l’ampio Vallone di Cave un importante biotopo di rilevante interesse naturalistico regionale.

L’intervento di risanamento ambientale del torrentizio Fosso di Folignano, intende arginare le diffuse forme erosive in atto sulle ripe di tale fosso. Esse, evidenziatesi soprattutto in questi ultimi decenni, hanno subito un massiccio incremento a seguito delle più copiose acque pluviali trasportate da una piccola stradina privata, poco distante dal confine settentrionale dell’area, realizzata alla fine degli anni ’70 del secolo scorso per raggiungere una isolata villetta immersa nel verde. L’Amministrazione comunale ha così intenzione di arginare tali fenomeni erosivi in atto con oculati interventi da eseguirsi secondo le tecniche di ingegneria naturalistica.