Con i fondi del GAL le imprese investono per un’agricoltura green a minore impatto ambientale

BENEFICIARIO: Luigi De Sanctis 

PROGETTO: Investimenti per migliorare le prestazioni aziendali

FINANZIAMENTO: 93.526,41 €

TIPOLOGIA DI OPERAZIONE: 19.2.1 4.1.1 Investimenti nelle singole aziende agricole finalizzati al miglioramento delle prestazioni

Il GAL Castelli Romani e Monti Prenestini ha sempre sostenuto le imprese agricole locali nel loro ammodernamento per il miglioramento dei prodotti e dei processi di produzione. Questo tipo di intervento rientra pienamente nelle linee strategiche di sviluppo del PSL Terrà di Qualità 2014-2020 che ha tra i principali obiettivi lo sviluppo rurale e il sostegno alle produzioni agricole locali.

Per l’assegnazione delle risorse agli agricoltori il GAL pubblica dei bandi. In questo caso si tratta del bando “Investimenti nelle singole aziende agricole finalizzati al miglioramento delle prestazioni” codificato con la Tipologia di operazione 4.1.1 che è stato pubblicato per ben tre volte favorendo la massima raccolta di progettualità.

 

A testimoniarlo ci sono le cifre per cui la dotazione pubblica inizialmente prevista di 600 mila euro è oggi di circa un milione e duecentomila di spesa pubblica con un effetto leva dei fondi del GAL, in termini di investimento complessivo, che supera i due milioni di euro poiché il sostegno pubblico che viene concesso, è mediamente pari al 40% dell’investimento ammesso.

 

Sebbene i due dei tre bandi destinati agli imprenditori agricoli siano stati pubblicati durante la pandemia, il sistema agricolo dell’area dei Castelli Romani e Monti Prenestini ha risposto con entusiasmo e vitalità alle opportunità dell’Europa per lo sviluppo rurale.

UN’AZIENDA CHE HA DECISO DI DEDICARSI AL BIOLOGICO

Tra i progetti co-finanziati con l’operazione 4.1.1 c’è quello dell’azienda agricola dell’imprenditore Luigi De Sanctis localizzata per gran parte in località Prataporci nel comune di Frascati. L’azienda attua i metodi dell’agricoltura biologica ed è certificata sia per l’uva, sia per il vino. Le varietà sono quelle previste dal disciplinare per la produzione di vino DOC Frascati, DOC Lazio e IGP Lazio.

De Sanctis ha avviato il processo di riqualificazione della sua produzione viticola a partire dal 2000 attraverso una serie di iniziative volte alla messa a dimora di uve allevate a controspalliera forma che, da un lato permette di migliorare la qualità delle uve, e dall’altro di meccanizzare in parte le operazioni culturali. Successivamente, anche con il supporto dei fondi previsti dal PSR Lazio 2007-2013, l’azienda si è dotata di una cantina nella quale avviene la vinificazione delle uve aziendali e la conservazione e imbottigliamento del vino. È possibile anche usufruire di uno spazio di degustazione all’interno della struttura dedicato all’accoglienza di turisti e visitatori.

Sito internet Azienda Biologica De Sanctis 

L’IMPRENDITORE DE SANCTIS: «AIUTO IMPORTANTE NELLA CONDUZIONE BIOLOGICA DELL’AZIENDA»

Luigi De Sanctis spiega l’importanza di essere riuscito ad acquistare i nuovi macchinari grazie ai fondi messi a disposizione dal GAL.

 

«Queste attrezzature aiutano il vignaiolo nel miglioramento della conduzione biologica dell’azienda – afferma l’imprenditore agricolo – La defogliatrice permette di assottigliare la parete fogliare, in maniera che i grappoli siano più esposti all’aria e ai raggi solari. In questo modo abbiamo un miglioramento qualitativo e una minore necessità di trattamenti fitosanitari, perché si va a intervenire solo dove serve. Queste attrezzature vanno nella direzione che definiamo “agricoltura di precisione”, perché ci permettono di sopperire a un fabbisogno di fitofarmaci più aggressivi che abbiamo deciso da tanti anni di non utilizzare più».

 

Secondo l’imprenditore frascatano, queste novità possono invogliare anche le nuove generazioni ad avvicinarsi al mondo dell’agricoltura. «L’utilizzo di queste nuove tecnologie può aiutare anche i vignaioli più giovani ad avvicinarsi con maggiore determinazione al nostro mestiere, che è stato visto sempre come molto duro – prosegue De Sanctis – Non è che non lo sia più, ma ora è possibile guardare all’agricoltura anche sotto un altro profilo e con altri occhi».